Ecco il racconto della nostra mini-vacanza a Barcellona di 3 giorni nella quale siamo andati alla scoperta di questa bellissima città.
Scarica il PDF con l’itinerario di Barcellona PDF Barcellona
CENNI STORICI
Barcellona nel corso della sua storia ha attraversato periodi storici con molteplici influenze.
Lo si può notare nel quartiere del Barrio Gotico, dove i Romani costruirono alte mura difensive e nelle costruzioni del quartiere che richiamano un’egemonia islamica dal 400 d.c fino al 700 d.c.
Dopo il regno dei Franchi comincia la dinastia Catalana che la portò ad essere una fiorente città soprattutto dal punto di vista economico e degli scambi commerciali.
Periodo che toccò la sua massima espressione nel 1888 con l’Esposizione Universale che vide la partecipazione di 400.000 persone.
Questo contribuì allo sviluppo della città, favorendo il completamento di lavori rimasti fermi e promuovendo la realizzazione di nuove infrastrutture e servizi.
Nel 1978 dopo vari periodi bui dovuti al regime Franchista, la Catalogna divenne definitivamente Regione autonoma e avvia la sua rinascita grazie ad uno sviluppo economico e industriale che la fece diventare una delle città più importanti d’Europa.
I giochi Olimpici del 1992 trasformarono completamente la città avviando il recupero di aree dismesse e la costruzione di avveniristiche infrastrutture e promuovendo l’immagine di città nel mondo vivace e cosmopolita.
INFORMAZIONI UTILI
Per andare a Barcellona è necessaria la carta di identità italiana o il passaporto, e sono validi sia la patente italiana che la tessera sanitaria.
Esistono due lingue ufficiali: il catalano e il castigliano (spagnolo), ma la stragrande maggioranza degli abitanti parla inglese.
La moneta ufficiale è l’Euro e non c’è nessun fuso orario tra l’Italia e Barcellona.
Il clima è mite con inverni non molto freddi ed estati con il caldo mitigato dal mare.
Si può raggiungere in aereo con i voli di linea di Alitalia e Iberia o con le compagnie low cost come Ryanair e Vueling in meno di 2 ore di volo.
Dall’aeroporto il modo più comodo di arrivare in centro è il treno che parte dal Terminal A o i pullman che partono dai Terminal A e B e arrivano in piazza di Catalunya.
E’ possibile raggiungere Barcellona anche in automobile (circa 1000 km), treno, in autobus e con i traghetti da Genova con Grimaldi Lines e Grandi Navi Veloci ma in questi casi il viaggio è decisamente più lungo.
Per quanto riguarda i trasporti il mezzo più veloce è la metropolitana. Le linee sono 8 e raggiungono quasi tutta la città.
Le linee di autobus sono invece 80 ed è possibile fare abbonamenti anche per più viaggi.
I cibi più rinomati di Barcellona sono la paella, spettacolare sul lungomare, ma gastronomicamente originaria di Valencia, le tapas come antipasto e le salse a base di cipolla, pomodoro e aglio.
Anche le zuppe e gli stufati di pesce come la zarsuela e il suquet de peix sono buonissimi a Barcellona.
Ottima anche la sangria e i vini originari dell’Andalusia o della Catalogna.
Quando prenotate gli alberghi muovetevi con largo anticipo e scegliete la zona più vicina al centro. Il nostro consiglio è la zona adiacente al Villaggio Olimpico o a pochi passi da Piazza Catalunya, per essere più agevoli con gli spostamenti.
PRIMO GIORNO – LE RAMBLAS , IL PORTO E LA CIUTADELLA
PLACA DE CATALUNYA
Il punto di partenza del nostro primo giorno a Barcellona è piazza Catalunya, raggiungibile in metropolitana o a piedi se avete l’albergo nelle vicinanze.
Abbiamo scelto di alloggiare in un albergo a 100 metri da questa piazza di grandi dimensioni che ornata da grandi fontane con statue e da giardini pubblici rappresenta il collegamento tra i quartieri della Ciutat Vella e dell’Exaimple.
Di solito è molto affollata poiché si incrociano molte linee di trasporto pubblico e sono presenti i più grandi magazzini di Barcellona, El Corte Ingles.
LE RAMBLAS
A sud di Piazza Catalunya procedendo a piedi si imboccano in serie le ramblas.
La prima è la Rambla de Canaletes, la più corta tra quelle del rettifilo. Il suo nome deriva dalla fonte di Canaletes; una leggenda ottocentesca narrava che bevendo la sua acqua il turista riesca a cogliere meglio lo spirito della città.
Al giorno d’oggi vengono affittate sedie ai passanti che vogliono riposarsi.
Il secondo tratto è composto dalla Rambla dels Estudis o per i barcellonesi “Rambla dels Ocells”, in quanto trovate qui l’antica tradizione di vendere uccellini in gabbia.
Il suo nome ufficiale deriva dalla presenza dell’Università generale; fondata nel 1402 permette a numerosi studenti anche provenienti dall’estero di accedere ai propri servizi.
Proseguendo a piedi si incontra la Rambla de Sant Josep o “Rambla dels Flors”. La presenza di numerosi banchi di fiori dà il soprannome a questo tratto di viale.
In una traversa di questa rambla trovate il mercato della Boqueria, grande piazza coperta che offre uno spaccato della vita cittadina.
Le sue numerose bancarelle offrono prodotti locali e freschi e permettono di pranzare al volo e in modo economico.
L’ingresso del mercato è ornato da un grande mosaico fatto da Mirò e dalla moderna casa Bruno Quadros, decorata sulla sua facciata da ombrelli e ventagli.
Uscendo dalla Boqueria si prosegue per la Rambla dels Caputxins, che ai suoi lati ospita i più bei edifici della città come il Gran Teatre del Liceu, che si ispira nelle forme alla Scala di Milano.
Accanto al Teatro si può vedere la placa Reial chiusa da portici e ombreggiata da palme, disegnata da Gaudi quando era ancora studente.
Percorrendo carrer Nou de la Rambla fino al palau Guell si può vedere una delle creazioni più belle di Gaudi, dal 1984 patrimonio dell’Unesco. Meravigliosa la sua facciata con archi parabolici e con un tetto gremito di statue con forme strane.
L’ultimo tratto delle Ramblas è la Rambla de Santa Monica, il primo ad essere riservato al passeggio già dal 1700.
SUL LUNGOMARE
Questi lunghi viali terminano a Placa del Portal de la Pau. Vi troverete sorpresi dal paesaggio che cambia improvvisamente fino a farti scorgere il porto e il mare di Barcellona.
Ve ne accorgerete perché c’è un bellissimo monumento dedicato a Cristoforo Colombo composto da una colonna di ferro alta 60 metri e da una statua dell’eroe.
Su di esso si affacciano le Duanes, vecchie sedi della dogana con una sfinge e degli animali mitologici sul tetto e i Dressanes, gli arsenali di Barcellona che ospitano il bellissimo Museo Marittimo che noi consigliamo di visitare perché al suo interno potrai vedere una riproduzione di una nave della battaglia di Lepanto del 1573.
Proseguendo verso sinistra si passeggia verso il lungomare di Colombo dove potrete vedere il Maremagnum, con i suoi negozi, ristoranti e locali notturni e il Museo di Storia della Catalunya.
Noi vi consigliamo di fare una passeggiata senza soffermarvi troppo sui dettagli.
Ma sicuramente troverete meraviglioso pranzare vista mare con una bellissima paella e con delle tapas come abbiamo fatto noi.
IL POMERIGGIO A BARCELLONETA
Dopo un buonissimo pranzo e un momento di relax guardando le onde del mare, abbiamo raggiunto l’Estaciò de Franca.
Questa stazione, inaugurata nel periodo dell’esposizione Universale del 1929 era la più grande in Europa e qui arrivavano i treni che partivano dalla Francia.
Oggi ha subito una parziale riconversione che vede al suo interno anche la costruzione di un parco, ornato da una grande vela in ceramica sulla quale i bambini possono arrampicarsi.
Accanto alla Stazione si accede nel Parc de la Ciutadella, una vecchia fortezza fatta costruire da Filippo V nel 1873 per ribadire il potere castigliano su Barcellona.
Col passare del tempo venne abbattuta e sostituita da un parco pubblico dove vennero concentrare le strutture legata all’Expo del 1888.
Dal suo ingresso, chiamata “Passeggiata Picasso”, potrete vedere l’Hivernacle, una grossa serra con struttura metallica e l’Umbracle, una serra anch’essa ma di struttura lignea.
All’interno del Parco potrete trovare anche la sede del Parlamento della Catalogna, l’Arc de Triomf e una bellissima fontana risalente a fine 1800 disegnata da Josep Fontserè i Mestres e completata con l’aiuto di un giovanissimo Gaudì.
Tocco che si riconosce dalle bellissime figure allegoriche da cui escono i giochi d’acqua.
PAUSA RELAX A BARCELONETA
Dopo un’intensa giornata tra i luoghi tipici di Barcellona, ci siamo dedicati un paio d’ore e un aperitivo alla sangria a Barceloneta, meta dei bagni degli abitanti della Capitale.
Nata come villaggio di pescatori nel 18° secolo, oggi Barceloneta è un quartiere a pianta ortogonale dove i vecchi stabilimenti balneari sono affiancati da esclusivi club sportivi.
Qui aperitivi, spiagge e mare si fondono per dare ai turisti la sensazione di poter godere appieno della città dopo la scoperta dell’arte e della storia.
Giornata estenuante e ricca di impegni, quindi si rientra in albergo per preparare i dettagli della giornata successiva.
SECONDO GIORNO – IL QUARTIERE DI EIXAMPLE, I MONUMENTI ESTERNI E I COLLI DI BARCELLONA
PASSEIG DE GRACIA E I SUOI MONUMENTI
A pochi minuti a piedi dal nostro albergo in Piazza Catalunya, il Passeig de Gracia è un viale lungo circa 1,5km, che rappresenta la via principale dove si insediò la borghesia catalana.
Ombreggiato da una lunghissima fila di platani e illuminato di sera dai lampioni del XX secolo, ospita lungo il viale le migliori vetrine di Barcellona e le facciate degli edifici modernisti.
Lungo il lato sinistro del viale, all’altezza del terzo isolato troviamo la Manzana de la Discordia, il “Pomo della Discordia”.
Chiamato così perché su questo spazio si sfidano 3 palazzi di famosi esponenti del modernismo con i loro fronti smussati (in catalano questa tecnica è chiamata chaflan).
I 3 palazzi sono la casa Lleò Morera, eretta nel 1906 da Domenech i Montaner richiamando in scala ridotta il palazzo della musica catalana; il secondo è la casa Ametller dove Puig Cadafalch ideò una facciata a gradoni ricoperta da piastrelle in ceramica.
Il terzo e sicuramente più famoso è la Casa Batlò al numero 43; realizzato da Antoni Gaudì nel 1905 reinterpretando un palazzo già esistente.
Sicuramente da visitare e da prenotare in anticipo per evitare le lunghe file.
Siamo rimasti a bocca aperta davanti a questo capolavoro del modernismo, con numerosi elementi decorativi e di forme diverse che danno un’idea di leggerezza unica.
La sua facciata ondulata lascia intravedere la galleria del primo piano, con splendide colonne e colorate vetrate alle finestre.
Nei piani superiori un susseguirsi di giochi di specchi e spazi, intervallati ai colori delle ceramiche e dei vetri che si sposano ai balconi in ferro a forma di maschera.
Sul tetto antiche tegole in ceramica compongono un drago fantastico e la torre circolare che culmina in una croce a 4 braccia.
E’ una meraviglia moderna, un percorso all’interno di questo palazzo che stimolerà la fantasia e ti condurrà nelle visioni astratte del suo artista.
LA PEDRERA
Proseguendo per il viale siamo arrivati all’incrocio con l’Avinguda Diagonal e guardando verso destra al Carrer de Provenca 261-265 abbiamo trovato un’altra opera famosa di Gaudì.
Casa Milà, chiamata la Pedrera, risalente al 1905/1910 rivoluziona il modo di concepire strutturalmente un condominio residenziale.
Patrimonio dell’Unesco dal 1984, si presenta con una facciata in pietra che prende leggerezza grazie alle onde che la movimentano, alle finestre scavate nella pietra e dalle ringhiere in ferro battute a motivi floreali.
In alto, una terrazza popolata da figure fantastiche e il tetto con camini sinuosi.
All’interno non sono presenti pareti di sostegno dell’edificio; tutto questo permette di concepire una nuova disposizione degli spazi interni.
Sul piano della strada un caffè che ospita le opere dell’artista e una sede museale dove si possono ricevere informazioni sull’architettura del condominio e in alcuni periodi dell’anno visitare un appartamento dello stabile.
Bellissimo immaginare una vita all’interno di un condominio cosi bello…
AVINGUDA DIAGONAL E LE SUE OPERE
Girando a destra e seguendo le indicazioni per la Sagrada Familia siamo andati alla ricerca di alcuni monumenti che si trovano nei pressi della via distraendoci ogni tanto per ammirare le bellissime vetrine colorate.
Il primo palazzo è la casa de les Punxes o casa Terrades, realizzata nel 1904/05 da Josep Puig i Cadafalch; unico nell’Eixample con le quattro facciate gotiche stile Nordeuropeo ben evidenziato dalle torri angolari e dai tetti a spioventi.
Proseguendo a piedi a metà del viale sulla destra troverete le indicazioni per La Monumental, l’ultima delle due plazas de toros di Barcellona.
Edificio inaugurato nel 1914 rappresenta oggi un simbolo del passato e delle corride. Nel 2012 infatti il Parlamento della Catalogna ha proibito questi spettacoli tra numerose polemiche.
Personalmente non amo gli spettacoli dove vengono utilizzati animali quindi sono sostanzialmente d’accordo con la decisione.
Attualmente si svolgono al suo interno spettacoli circensi, concerti e il bellissimo Museo dei toreri, destinato a chiudere nei prossimi mesi.
LA SAGRADA FAMILIA
Di fronte alla Monumental si erge un monumento famosissimo a Barcellona, la Sagrada Familia.
Prima di addentrarci nella spiegazione dell’opera vi dò il consiglio più importante; prenotate il biglietto dall’Italia perchè le code sono infinite.
La si vede considerare come il simbolo di Barcellona e come il delirio di onnipotenza di Antoni Gaudì che se ne occupò a tempo pieno rinunciando ad ogni altro incarico.
Costruzione che lascia il dubbio sulla volontà di Gaudì di lasciarla incompiuta in quanto con la sua morte non abbia mai lasciato un progetto definitivo dell’opera, iniziata nel 1882.
L’opera si distingue principalmente nelle 3 facciate dedicate alla Natività, alla Passione e alla Gloria di Cristo, 12 torri dedicate agli Apostoli e una torre absidale dedicata alla Vergine.
Ad oggi solo i transetti e l’abside sono stati completati; l’abside all’interno è privo di altare e nasconde la cripta dove riposa il corpo di Gaudì.
La chiesa è stata consacrata solo nel 2010 da Papa Benedetto XVI.
E’ un opera affascinante nella sua architettura e dove le gru ancora in funzione sulle varie torri la rendono ancora più misteriosa.
PARK GUELL
Dopo un pranzo veloce a base di Tapas in centro, e su questo vi consiglio di fermarvi nelle locande vicine alla Sagrada Familia, abbiamo cercato nelle vicinanze le fermate dei bus 24 e 92 che ci hanno portato direttamente all’ingresso della tappa pomeridiana, il Park Guell.
In 25 minuti di autobus arriverete davanti all’ingresso, cosa preferibile rispetto alla metropolitana che permette di arrivare alla fermata Lesseps della linea 3, ma che è distante 15 minuti circa a piedi dal parco.
Il parco è una delle invenzioni di Gaudì, frutto della sua geniale fantasia.
Progettata nei primi anni del 1900 e dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1984, nasce come città giardino ma con la morte dell’artista fu interrotto il suo completamento e successivamente trasformata in un parco pubblico nel 1923.
All’ingresso due grandi padiglioni ricoperti di mosaici di ceramica dovevano servire come portineria.
Oltrepassati questi trovate una scalinata del Dragone, statua che funge anche da fontana che raggiunge una sala con 84 colonne doriche greche coperte da una cupola che doveva ospitare un centro commerciale.
Sono state realizzate solo 2 delle 60 ville previste nel progetto originario; una di queste è la Casa Museo Gaudì dove l’architetto visse e che conserva mobili, progetti e disegni da lui creati per le case del centro.
Biglietto per visitare il parco molto economico. Noi consigliamo di prenotare già prima della partenza su internet la visita con relativo orario in quanto è una delle attrazioni più affollate di Barcellona.
Si rimarrà sicuramente stupiti del genio dell’artista, in quanto l’originalità del Parco è unica in tutto il mondo.
A questo punto autobus di ritorno e apericena in centro, sul lungomare dove abbiamo sistemato gli ultimi appunti per la terza giornata a Barcellona.
Giornata che coincide con la visita degli altri quartieri che ci mancano e con il viaggio di ritorno.
TERZO GIORNO – DA PLACA D’ESPANYA AL CUORE ANTICO DI BARCELLONA
Sveglia all’alba, lasciando i nostri zaini in custodia all’Hotel e partenza diretta dopo la colazione veloce sul colle del MontJuic che domina la città. Qui in 2/3 ore vedremo un’altra parte significativa della città.
PLACA D’ESPANYA
Il punto di partenza è Piazza D’espanya, raggiungibile con la linea rossa della Metropolitana scendendo nella fermata omonima.
E’ la naturale congiunzione tra il MontJuic, l’Eixample e la Ciutat Vella. Ornato al centro da una fontana del 1930 raffigurante la Spagna donata a Dio, si allarga verso Nord in un’altra piazza dove sorge un edificio in stile arabo del 1899 che ospitava le corride.
Alle sue spalle il parc Joan Mirò, il parco dedicato all’artista nella quale potrete vedere la sua famosa scultura Dona i Ocell.
I parchi sono un bellissimo polmone verde in una città industriale come Barcellona.
PARC DE MONTJUIC
A sud di Piazza d’Espanya trovate 2 torri in stile veneziano che introducono alla zona del parco di MontJuic, sistemato a verde nel 1929 con la costruzione di parchi ed edifici per ospitare l’Esposizione Universale.
Risalendo la strada della Reina Maria Cristina scorgerete dei magnifici giochi d’acqua fino ad arrivare alla Fontana Magica; un’idea dell’architetto Carles Buigas che permette alla fontana in orari e periodi dell’anno precisi di fare spruzzi ed giochi d’acqua con diverse combinazioni di colori, alternati a spettacoli musicali e fuochi d’artificio.
Si narra in città che vedere questa fontana porti fortuna ai turisti….quindi non ci siamo fatti perdere l’occasione di andarci.
COSA VEDERE ALL’INTERNO DEL PARCO
All’interno sono presenti numerose opere artistiche e costruzioni. Il nostro consiglio è di vederle senza entrare nei musei e perdervi in estenuanti code.
PAVELLO’
A pochi passi dalla fontana, si trova un edificio che può risultare anonimo, poiché è semplice nelle sue linee e nella sua struttura in acciaio, vetro e marmo.
Questo è il Pavellò, ideato da Mies van der Rohe, uno dei caposaldi dell’architettura del Novecento e dello stile Bauhaus. La struttura in realtà non fu capita nemmeno all’epoca perché fu demolita alla fine dell’esposizione per essere poi ricostruita nel 1986.
POBLE ESPANYOL
Accanto al Pavellò, a pochi passi troviamo il Poble Espanyol.
Progetto di Nogues i Cases, è un complesso dove vennero copiati e ricostruiti i più caratteristici edifici medievali e rinascimentali delle più importanti città del Paese.
E’ un vero e proprio villaggio che ospita anche laboratori artigianali e centri culturali.
PALAU NACIONAL
Tornando sulla avinguda de la Reina Maria Cristina, strada principale di questo complesso, ci troviamo di fronte all’edificio più importante tra quelli costruiti nel 1929; il Palau Nacional.
Spettacolari ai suoi lati le fontane con i giochi d’acqua e la Font Magica, studiate appositamente in questa posizioni dal progettista Enric Catà per far risaltare ancora di più la bellezza di questo edificio.
Di stile eclettico e di forma simmetrica, si sviluppa in una cupola centrale che illumina l’interno, con 2 piccole cupole laterali tutte racchiuse in 4 torri. La simmetria delle strutture è incredibile.
MUSEO NAZIONALE D’ARTE DELLA CATALUNYA
All’interno del Palau Nacional è presente il museo d’arte nazionale della Catalunya, nato nel 1934.
Disegnato all’interno dall’italiana Gae Aulenti, dà spazio ai capolavori dei pittori catalani secondo un ordine cronologico.
Presenti anche una sala sui dipinti e sculture medievali, una di arte gotica e qualche opera minore dei pittori italiani.
GLI ALTRI MUSEI
Nei prezzi del Palau Nacional sono presenti inoltre il Museo d’Archeologia della Catalunya, che racconta l’insediamento dell’uomo nella regione e nelle Baleari dal Paleolitico ai Visigoti;
E il Museo Etnologico, che spiega attraverso diverse collezioni come la Catalogna riesca a mantenere una sua identità in un contesto ormai ai giorni nostri di diversità culturale.
ANELLO OLIMPICO
Alle spalle del Palau Nacional, sull’Avinguda de Estadì, si stadio lo stadio olimpico costruito sempre nel 1929 e ristrutturato per le Olimpiadi del 1992.
Secondo all’epoca in grandezza in Europa e disegnato da un pool di architetti, espone al suo ingresso l’opera dell’Auriga di Pau Gargallo.
Di fianco il simbolo della modernità di questo quartiere olimpico, il Palau Sant Jordi, un padiglione coperto da una cupola alto 80 metri opera del giapponese Arata Isozaki.
Altro simbolo del complesso è la torre Calatrava che con i suoi 119 metri d’altezza disegna lo skyline di Barcellona fungendo da antenna per le telecomunicazioni e da meridiana.
Seguendo l’Avinguda de Estadì ci siamo trovati di fronte alla fondazione Joan Mirò, dove è possibile ripercorrere l’intero cammino artistico del pittore.
CASTELL DE MONTJUIC
Seguendo a piedi le indicazioni per la Carretera de MontJuic, arriverete al suo castello.
La sua storia narra che nel 1640 a seguito delle ribellioni contro l’autorità centrale di Madrid fu posto sotto protezione della Francia.
Questo spiega la sua pianta, con bastioni e batterie costiere che la rendeva quasi impenetrabile.
In antichità ebbe anche le funzioni di carcere, per questo è identificato dai Barcellonesi come simbolo dell’autorità castigliana.
MIRAMAR
Seguendo a piedi la Carrettera de Miramar siamo arrivati all’ultima visita della mattinata che ci permetterà di tornare in città.
La teleferica di Barcellona, il Miramar, è una cabinovia che offre una vista della Capitale della Catalogna sospesi tra mare e terra.
Un punto panoramico per eccellenza preso d’assalto dai turisti ma utile per tornare in tempi brevi in città e riprendere dopo la pausa pranzo il nostro ultimo giorno a Barcellona.
IL POMERIGGIO E IL RITORNO IN ITALIA
PLACA NOVA
Dopo la colazione, abbiamo seguito le indicazioni per Placa Nova.
Qui in età romana, quando la città si chiamava Julia Faventia Augusta Pia Barcino, il più importante ingresso nell’abitato era in corrispondenza di questa piazza.
Il portal del Bisbe ingloba due torri della porta che era presente qui in tempo, mentre il blocco di edifici qui presente, la ca l’Ardiaca fu costruita alla metà del XV secolo su parte del tracciato difensivo romano.
CATEDRAL
Qui vicino in Placa de la Seu, abbiamo visitato la chiesa più importante di Barcellona dedicato a sant’Eulalia, martirizzata nel 304.
Iniziata nel 1298 sopra una basilica del IV secolo da Jaume II il Giusto e terminata nel 1459.
All’esterno famosa la porta Sant Lu, di epoca romanica; mentre all’interno l’abside è gotica del 1379, con 3 navate illuminate da vetrate del XV secolo.
Sulla navata di destra la cappella dedicata al Cristo di Lepanto issato sulla nave nella battaglia di Lepanto del 1573 contro i turchi. La posizione curva del Cristo è dovuta alla necessità di evitare un proiettile nemico.
Importante da vedere nella cripta il trecentesco Sarcofago di Sant’Eulalia che accoglie le tombe dei fondatori della chiesa romanica.
Nella parte sinistra una bellissima testa di moro legata alla tradizione di farle “vomitare” caramelle per i bambini in particolari occasioni.
Una chiesa non imponente ma ricca di storia ed importante per gli abitanti della città.
PLACA DEL REI
Questa piazza alle spalle della cattedrale era centro del potere già in epoca romana e poi divenuta fulcro del commercio e degli scambi.
E’ uno dei luoghi più suggestivi della città dove convivono elementi del romanico, del gotico e del rinascimento.
Famoso il palau del Lloctinent del Rei (Luogotenente del Re) costruito nel 1549 che riprende elementi del gotico catalano come le finestre e le torrette e li fonde con quelli rinascimentali come il patio interno e il tetto scolpito in legno.
In realtà la piazza ospita anche una serie di edifici che furono residenza dei conti di Barcellona e poi sede del tribunale.
Tra questi il Palau Reial Major e la Cappella Palatina, dove la leggende narra che fu accolto Cristoforo Colombo al ritorno dalle Indie.
IL QUARTIERE DELLA CIUTAT VELLA
Seguendo Carrer de Ferran siamo arrivati in Placa Sant Jaume, il centro della Ciutat Vella.
Fin dalla sua antichità qua si svolgevano le più importanti manifestazioni politiche e nel 1931 fu proclamata la Repubblica Catalana.
Tipica piazza anche dove si svolgono le feste con la “sardana”, il tipico ballo catalano con i ballerini che indossano costumi caratteristici.
La sede del municipio, la Casa de la Ciutat, chiude un lato della piazza. In stile gotico sulla facciata, al suo interno troviamo ampie scalinate e sculture moderniste fino ad arrivare al salò de Cent, parte più antica dell’edificio innalzata nel lontano 1373.
Dall’altro lato della piazza il Palau de la Generalitat, eretto nel 1359 come organo politico e amministrativo della Catalogna e simbolo dell’identità della nazione.
Evidente il richiamo a Palazzo Farnese, con evidenti complessi e ampi patii.
Di fronte alla Casa de la Ciutat, c’è Sant Just i Pastor, la prima chiesa di Barcellona risalente al IV secolo.
I GIOIELLI DELL’ARTE CATALANA IN CENTRO
Seguendo Carrer de la Princesa e dopo 15 minuti a piedi girando per Carrer Montcada ci ritroveremo davanti come si presentava in antichità una tipica via della Barcellona medievale.
Le case al suo interno hanno la particolarità di avere una facciata turrita, dietro la quale si nascondono l’abitazione e una struttura fortificata; i piani sono di solito 3, e il fulcro interno dell’edificio è il patio.
Le case più belle sono il palau Dalmases al numero 20 che unisce gli elementi gotici a quelli barocchi come gli scaloni e la fontana; il palau Cervellò in stile gotico fiammeggiante e il palau del Marques de Lliò che ospita il museo della cultura di Mon, con manufatti e opere d’arte provenienti da tutti il mondo.
IL MUSEO PICASSO
E’ il museo più grande al mondo dedicato al pittore, composto da 5 edifici e realizzato nel 1963.
Nelle 41 sale del Museo si passano in rassegna tutti i periodi artistici del genio spagnolo, a partire da quello blu fino alle ultime opere.
Questa è l’ultima opera che abbiamo visto a Barcellona, prima di tornare a prendere le valigie in albergo e prendere il volo di ritorno.
CONCLUSIONI E COSTI
Barcellona è una città bellissima che unisce alla spensieratezza, data dalla folta presenza di giovani, dal mare e dai numerosi locali alle sue opere d’arte.
Diversi stili si intrecciano dentro la città fino ad arrivare al genio visionario di Gaudì.
Ci siamo persi dentro le sue opere, nel genio di questo artista che risalta in ogni angolo della città.
Anche i locali, il cibo e il divertimento non mancano. Tutti possono divertirsi e viene incontro sicuramente ad ogni possibilità economica non essendo una città particolarmente cara.
La consigliamo almeno per 3 giorni di viaggio, in quanto deve essere scoperta in tutta tranquillità e in ogni suo particolare.
I nostri costi in breve
AEREO – 29 EURO A/R (A TESTA)
ALBERGO – 200 EURO IN CENTRO CON COLAZIONE( PER 2 PERSONE- 2 NOTTI)
PRANZI – 25 EURO AL GIORNO
EXTRA-VIAGGI-MONUMENTI 30 EURO AL GIORNO (A PERSONA)
TOTALE – 300 CIRCA A PERSONA – 3GG/2 NOTTI
Ecco tutte le foto del nostro viaggio a Barcellona
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