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Scarica il nostro itinerario di San Giorgio in Valpolicella in PDF

Nel nostro weekend sul lago di Garda, siamo andati alla scoperta del borgo di San Giorgio di Valpolicella.

Situato in provincia di Verona, il comune di San Giorgio di Valpolicella ha 11.756 abitanti, di cui 356 nel borgo ed ha un’altezza di 392 metri sul livello del mare.

 

 

Come raggiungere il borgo???

E’ possibile raggiungerlo in automobile, attraverso l’autostrada A4 da Milano, uscendo a Verona Sud e seguendo la strada provinciale SP1 in direzione Trento/Valpolicella.

Oppure in treno, utilizzando Trenord o Trenitalia, scendendo nella stazione di Verona Porta Nuova e prendendo l’autobus 21 o le numerose corriere extraurbane.

I biglietti possono essere acquistati nel piazzale della stazione.

 

Informazioni

Il Santo Patrono è Sant’Ambrogio e viene festeggiato il 7 Dicembre.

Nel borgo per qualsiasi informazione turistica ci si può rivolgere all’Ufficio Turismo e cultura al numero 045-6832612 o scrivere un’email a info@stradadelvinovalpolicella.it.

E’ tutt’ora attivo anche un sito web — sangiorgiodivalpolicella.it

 

Il borgo

San Giorgio di Valpolicella vive incastonato tra i vigneti e le colline venete come una pietra preziosa.

Chiamato anche “San Giorgio IngannaPoltron”, il borgo è raggiungibile sia con i mezzi sia a piedi così come suggerisce il nome.

Infatti non è un percorso adatto alle persone pigre.

In realtà però il termine “ganna” in longobardo vuol dire “versante scosceso e pietroso”, esattamente come è apparso ai nostri occhi.

 

La sua storia

Di origine paleolitica, il borgo è posto ai piedi dei Monti Lessini, dove il fiume Adige abbandona il suo sentiero per inoltrarsi tra gli ulivi e le vigne della Valpolicella con Verona alle spalle.

I vini più famosi della zona sono l’Amarone, il Recioto e il Valpolicella.

In antichità era un importante centro religioso, così come si vede dalle numerose iscrizioni sacre presenti nell’Antiquarium.

Quando Verona divenne città romana, San Giorgio di Valpolicella divenne il capoluogo religioso ed ebbe un’autonomia amministrativa.

L’Adige come snodo fluviale è alla base delle fortificazioni dell’abitato.

Importanti per il borgo la produzione agricola di vino e olio e la lavorazione della pietra.

Nella zona potrete visitare le cave di marmo rosso e i sentieri; alcuni di queste come il “sentiero della salute” che unisce i comuni di Gargagnago con San Giorgio di Valpolicella.

Cosa vedere?

Una delle cose che risaltano all’occhio è la piazza centrale del borgo, da cui si può ammirare una visuale sui vigneti sottostanti e sulla città di Verona.

Ci si arriva a piedi, seguendo una strada lastricata che passa attraverso le case del borgo, spesso composte da costruzioni antichissime.

Sulla via principale troviamo la pieve-longobardo romanica, sorta nel 7°-8° secolo e ricostruita agli inizi del 12 come evidenziano le strutture portanti e il campanile, uno dei luoghi di culto più antichi del Veronese.

 

Accanto alla chiesa abbiamo visitato l’Antiquarium, che raccoglie i reperti preistorici fin dall’età del Bronzo trovati in paese e dintorni.

       

Nei pressi della chiesa è scolpita una via crucis con 14 stazioni in marmo, mentre dalle terrazze del borgo si vedono chiaramente i terrazzamenti detti marogne; dei muretti a secco modellati sulle pendici dei monti che hanno lo scopo di preservare il terreno dall’erosione delle acque.

 

Dopo una breve visita del borgo, ci siamo fermati in una vineria locale per degustare i prodotti locali.

Fantastico l’assaggio dei vini locali prodotti artigianalmente come il Valpolicella, Amarone, Recioto e Ripasso. Ottimo anche l’olio extravergine d’oliva.

Io ti consiglio di gustarti un ottimo valpolicella rosato con un tagliere soprattutto al tramonto.

Altri piatti tipici del borgo sono il brasato all’Amarone, il risotto ai vini locali e la frittata alle erbe.

Il primo sabato di Luglio si solve un evento detto “Corteggiando” che apre le antiche corti ai visitatori tra musica, gastronomia e ottimi vini locali;
mentre se vai a Novembre, la seconda domenica del mese si svolge “la festa delle fave”, che attraverso un rito distribuisce agli abitanti e ai visitatori la finestra di fave.

Conclusioni

Bellissima la visita in questo borgo antichissimo; basta poco tempo per ammirare i fantastici panorami e dedicarsi all’ottima enogastronomia locale.

In un’oretta si riesce tranquillamente a godere del borgo e continuare la propria visita sul Garda tra i suoi bellissimi paesi, tra i quali Lazise e Sirmione del Garda.

Noi la consigliamo, come breve deviazione dal vostro itinerario principale per gustarvi un aperitivo romantico tra le vie del borgo in un panorama originale e suggestivo.

 

A presto, Povery….

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