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Oggi andremo alla scoperta di Sofia dove siamo stati 2 giorni e ci siamo immersi in questa austera città….

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INFORMAZIONI

Terza capitale più antica d’Europa, è un piccolo crocevia di culture grazie alla sua posizione che ha influito lo sviluppo storico e culturale della città.

Dopo essere riuscita a mitigare i contrasti culturali e a trasformarli in una risorsa, Sofia si presenta come una città moderna dove si fondono l’anima balcanica, l’immagine di una città satellite di Mosca e il fascino orientale.

E’ spettacolare sia la presenza di arte socialista sia la convivenza tra le fedi religiose diverse (occidentale e orientale) che convivono con i loro luoghi di culto situati a pochi metri.

Anche dal punto di vista culinario la cucina locale si fonde con le grandi catene internazionali.

Una città dinamica che pensa in inglese e scrive in cirillico, che sta emergendo pur mantenendo una propria identità.

LA STORIA

La Bulgaria è indubbiamente la terra dei Traci, tribù indoeuropea, di cui conosciamo ancora poco. Una delle sue tribù, i Serdi, fondò la città di Serdica, l’attuale Sofia.

Dopo numerosi invasioni da parte dei popoli Greci e Persiani, finì nel IV secolo a.c. sotto il dominio macedone di Alessandro Magno.

Nel 168 a.c. i Romani conquistarono la penisola e i Traci riuscirono a sopravvivere come stato vassallo mantenendo nei villaggi più isolati lingua e tradizioni proprie. I Romani introdussero il Cristianesimo.

Dal V secolo gli Slavi presero il controllo della regione e l’unione tra Slavi e Protobulgari dà vita all’idea di uno stato bulgaro.

Il primo impero bulgaro (681-1018) aveva come grosso problema la definizione di confini sicuri e l’integrazione delle varie popolazioni.

Il primo impero bulgaro finì a causa dell’annessione dell’impero Bizantino.

Tornando agli anni nostri dopo aver influito l’influenza sovietica, la Bulgaria torna tra mille difficoltà negli ultimi 50 anni ad essere uno stato indipendente nonostante dipenda ancora economicamente dalla Russia soprattutto dal punto di vista energetico.

INFORMAZIONI UTILI

La lingua ufficiale è il Bulgaro, mentre nei luoghi turistici è sempre più frequente l’inglese.

E’ uno stato laico dal 1991 in cui vige la libertà religiosa, ma circa l’85% degli abitanti sono ortodossi.

Secondo le stime dell’Unione Europea la Bulgaria è uno dei paesi più poveri. L’economia si basa sull’agricoltura(grano e semi di girasole) e importanti anche le coltivazioni di lamponi.

Per entrare in Bulgaria è necessaria la carta d’identità valida per l’espatrio o il passaporto; sono riconosciute la patente italiana e la Carta verde.

COME ARRIVARE

Per arrivare noi consigliamo l’aereo, soprattutto da quando l’aeroporto di Sofia ha aperto alle compagnie low cost. Wizz air, Alitalia e Ryanair effettuano collegamenti giornalieri dall’Italia.
E’ necessario cambiare già dall’Italia la valuta (LEV) o cambiare in arrivo all’aeroporto al Terminal 1.

L’aeroporto è distante 10 km dal centro città ed è collegato dall’autobus 84. Si possono acquistare i biglietti alle macchinette o direttamente dal conducente.

Anche la metropolitana linea 1 (rossa) consente di collegare il terminal 2 al centro città.

E’ molto economico il taxi e noi consigliamo di utilizzare questo per spostarvi.

Sconsigliamo di raggiungere la Bulgaria in auto e in treno poiché i viaggi sono veramente lunghi e dispendiosi.

CLIMA

Il clima è continentale con inverni freddi, estati calde e una temperatura media di 10 gradi. Sofia è molto più fresca rispetto alle altre città perché ha un’altitudine di 600 metri.

Infatti ogni mese dell’anno è ottimo per visitare Sofia grazie al suo clima.

Ricordiamo che è necessario spostare l’orario avanti di un’ora.

COME MUOVERSI A SOFIA

Noi consigliamo di muoverti a piedi o per le destinazioni più lontane di utilizzare i taxi.

Se vuoi utilizzare i trasporti pubblici, la città è ben organizzata; esistono 15 linee di tram, 93 di bus e 2 di metropolitana.

La rete di Tram è addirittura la terza più sviluppata del mondo e i mezzi coprono l’intera città.

Il trasporto pubblico funziona dalle 5.00 alle 24.00 ed esistono abbonamenti giornalieri ad un prezzo veramente economico. Si deve convalidare ad ogni corsa presa.

La metropolitana ha 34 stazioni e copre circa 40 km di città.

I taxi sono veloci ed economici ed hanno una tariffa massima al chilometro imposta dal governo; ricordatevi che le tariffe sono esposte sul lunotto posteriore dei taxi oltre alla compagnia e al numero di identificazione del tassista.

Se siete appassionati di biciclette, potete noleggiarle in città e girare i vari parchi pedalando.

ALTRE INFO UTILI

L’Ufficio del Turismo si trova in Tsar Osvoboditel Bulevard 22 nel sottopasso della metro Università. Ha anche una pagina Facebook. Il personale parla perfettamente inglese.

Per la sicurezza, è una città molto tranquilla quindi vi consigliamo di utilizzare le stesse precauzioni delle altre città europee.

La moneta bulgara è il LEV che significa leone. Attualmente vale circa 50 centesimi di euro. Sono accettate tutte le carte internazionali di pagamento.

SHOPPING

Lungo Vitosha bulevard, ci sono negozi molto interessanti mentre consigliamo Pirotska ulitsa per il tessile e l’artigianato bulgaro.

IL NOSTRO PRIMO GIORNO A SOFIA – I LUOGHI DELLA STORIA

Scegliendo di alloggiare una notte in pieno centro, abbiamo preso come riferimento il Ponte delle Aquile per la scelta del nostro albergo.

Ponte che viene considerato il punto di partenza del nostro itinerario.

L’Orlov most (Ponte delle Aquile), costruito nel 1891, fu dedicato agli esiliati, condannati e prigionieri politici tornati in libertà dopo la guerra russo-turca del 1878.

Il ponte fu costruito dove i prigionieri furono accolti solennemente al loro ritorno in città; è formato da quattro piloni ognuno su cui poggia un’aquila di bronzo ad ali spiegate, simbolo di libertà. Qui nel 1990 partirono i cortei per chiedere la caduta del regime comunista.

Il ponte è il punto iniziale del viale più importante della città, il Bulevard Tsar Osvoboditel (Viale dello Zar liberatore) dedicato ad Alessandro II di Russia che fu a capo dell’esercito nella guerra che portò la Bulgaria a diventare uno stato autonomo e indipendente dall’Impero Ottomano.

 

Sul lato sinistro del viale possiamo vedere un obelisco alto 34 metri; è il MONUMENTO ALL’ARMATA ROSSA, realizzato nel 1952 per celebrare i soldati russi che cacciarono i nazisti nella Seconda Guerra Mondiale.

Un pilone è coronato da una statua che proietta un soldato dell’Armata Rossa che conduce un cittadino e una cittadina bulgari in un simbolico cammino verso il comunismo.

I rilievi in bronzo sui lati mostrano scene delle varie Rivoluzioni pre-comuniste.

Oggi rappresenta un luogo dove nostalgici e skateborders amano passare il proprio tempo.

PIAZZA DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE

Seguendo il Viale si arriva a Piazza dell’Assemblea Nazionale (plostad Narodno Sabranie), il luogo più rappresentativo del neonato ottocentesco Stato bulgaro.

Sulla piazza troviamo il palazzo dell’Assemblea Nazionale, sede del Parlamento Bulgaro e il monumento allo Zar Liberatore.

Costruito dopo la liberazione dagli Ottomani nel 1884 e restaurato nel 1928, il Palazzo è in stile rinascimentale con la facciata che presenta la scritta “Uniti siamo forti”.

Al centro della piazza la statua di Alessandro II con in mano il manifesto della dichiarazione di guerra ai Turchi.

Costruita da uno scultore italiano, Arnoldo Zocchi, nel 1901 è alta 14 metri e presenta alla base un gruppo di sculture rappresentanti soldati russi e bulgari guidati dalla dea della vittoria Nike e alcune scene della battaglia decisiva.

CATTEDRALE DI ALEKSANDR NEVSKIJ, LA CATTEDRALE DEL GUERRIERO SANTO

A pochi passi dal Palazzo troviamo la Cattedrale di Aleksandr Nevskij, l’edificio più conosciuto e rappresentativo di Sofia.

Venne costruita in segno di riconoscenza alla Russia per il suo ruolo decisivo per la liberazione dagli Ottomani e fu dedicata ad Aleksandr Nevskij.

E’ la più grande chiesa della Bulgaria e la seconda chiesa ortodossa nei Balcani. Lunga 76 metri, alta 45, ha una torre campanaria di oltre 50 metri e 12 campane. Può contenere circa 7000 persone.

Costruita nello stile neo-bizantino del 19° secolo era dedicata in origine ai santi Cirillo e Metodio poi intitolata a Nevskij, eroe russo che visse intorno al 1200 e che fu proclamato santo dalla chiesa ortodossa nel 1547.

L’interno è molto buio come in tutte le chiese ortodosse e le foto sono concesse solo a pagamento.

Composta da cinque navate e tre altari, contiene numerosi elementi di alabastro, marmi preziosi, onice e altri materiali preziosi.

Il baldacchino del trono è ornato con vetri di Murano, così come presi dall’Italia sono i marmi di Carrara all’entrata e i mosaici veneziani nella cupola principale.

Usciti dalla chiesa ci siamo soffermati sulla visita della cripta della Cattedrale che contiene numerose icone dipinte dal 9° al 13° secolo e alcune pale d’altare provenienti dal famoso monastero di Rila.

Questa ti dà una chiara immagine di come nel cristianesimo le varie espressioni possano portare a forme d’arte così diverse tra loro anche nel riprodurre figure sante. E’ stata una visita molto affascinante.

ULICA OBORISHTE

Piazza Nevski verso est conduce nell’ampia ulitsa Oborishte, la strada dove i rivoluzionari si riunirono in preparazione alla guerra con la Turchia.

Sulla destra, seminascosto dalle fronde degli alberi, c’è un edificio di importanza storica per la città; la chiesa di Santa Sofia, il più antico edificio di culto ortodosso di Sofia.

Esempio di arte paleocristiana, costruita tra il 5° e il 6° secolo all’interno nella necropoli dell’antica Serdica, è intitolata alla Sapienza di Dio e alla santa che dà il nome alla capitale.

Si sviluppa in una basilica a cupola con 3 navate e rappresenta uno dei pochi esempi di architettura religiosa di transizione tra Oriente ed Occidente, perché fu ampliata più volte per essere utilizzata da fedi diverse.

Infatti ingloba 4 basiliche costruite nel tempo e include anche i lavori effettuati dai Turchi che la trasformarono in breve periodo in una moschea.

La parte più interessante dell’interno che appare spoglio rispetto a quelle a cui siamo abituati è il frutto di un accurato lavoro archeologico che permette di ammirare l’antica necropoli.

Siamo arrivati alla prima parte dell’itinerario pronti per una veloce pausa pranzo e per  riprendere nel pomeriggio dopo aver pranzato in uno dei ristoranti del centro. I piazzi spaziano dalla cucina internazionale a quella locale e avete tanta scelta. Le verdure vengono usate tantissimo qui in Bulgaria.

IL POMERIGGIO INTORNO A PIAZZA NEVSKIJ

Il pomeriggio parte con una passeggiata intorno al viale Vasil Levski, zona a nord-est del centro che accoglie i palazzi dell’Università e della Biblioteca Nazionale.

Si parte da piazza Nevskij e dopo aver imboccato la via Ulitsa Moskovska vi trovate in piazza Levski, una grande rotonda trafficata in mezzo alla cui trovate l’obelisco dedicato a Vasil Levski, eroe nazionale bulgaro impiccato in questa stessa piazza dagli Ottomani nel 1873.

E’ il simbolo del paese, uno dei capi dei movimenti di rivoluzione bulgara con in testa il progetto di uguaglianza dei popoli e di giustizia sociale.

Dalla piazza si prosegue verso l’omonimo viale che collega la stazione a nord con il palazzo nazionale della cultura a Sud.

La maggior parte dei monumenti e degli edifici di rilievo si trova nella prima parte del viale  fino alla fermata della Metro Università.

Il primo edificio di rilievo è la Biblioteca Nazionale intitolata ai Santi Cirillo e Metodio le cui statue si trovano al centro del grande cortile.

Mentre all’angolo con il viale Tsar Osvoboditel, si trova  la piazza Aleksandar Battenberg, un vasto spazio aperto che fino alla fine del 1989 rappresentò il centro della vita politica nazionale e il luogo dove si svolgevano le parate durante il regime comunista.

All’interno un bellissimo giardino dove si affaccia un imponente palazzo che ha sul tetto le note dell’inno alla gioia di Beethoven; è l’ex palazzo Reale che oggi ospita mostre ed esposizioni temporanee.

Di fronte all’ex palazzo Reale troviamo il teatro Nazionale Ivan Vazov, uno dei simboli architettonici di Sofia e dedicato ad uno dei patriarchi della letteratura bulgara.

Bella la facciata alta 40 metri con colonne in marmo bianco  dove è raffigurato il dio Apollo circondato dalle Muse delle Arti. Il timpano ha bighe in metallo con torri coronate e una scultura della Dea Nike.

Vale la pena fermarsi nel giardino civico antistante al centro della quale spicca una grande fontana con la statua in bronzo che raffigura una danzatrice.

IL MERCATO E LA MOSCHEA

L’ultima parte della nostra prima giornata è dedicata alla scoperta de ulitsa Graf Ignatiev, il lungo viale percorso dalle rotaie del tram dove su uno degli angoli della strada si incrociano le bancarelle di frutta e verdura del mercato più antico della città.

A un centinaio di metri la chiesa dei Sette Santi, dedicati a Cirillo e Metodio e ai loro 5 discepoli.

In questa zona guardandosi un po’ intorno scoprirete la Sofia innovativa con le sue botteghe e gli atelier moderni che si intrecciano con i bazar locali caratteristici; vi accorgerete che tra pochi anni potrebbe essere al passo delle città europee moderne.

Superata plostad Battenberg si giunge a plostad Nezavisimost (piazza Indipendenza) uno degli spazzi più caratteristici di Sofia dal punto di vista simbolico.

L’ex piazza Lenin è lo spazio più scenografico della città, dominato dal palazzo dell’ex sede del Partito Comunista.

Qui l’area pedonale ha al centro una fontana i cui zampilli di notte sono illuminati di vari colori e di fronte due edifici che rappresentano passato e presente della città: il Palazzo Presidenziale con le guardie vestite di rosso e di nero all’entrata e il museo Archeologico Nazionale.

Attraversando i portici del palazzo Presidenziale ci si trova davanti ad uno degli spazi più antichi della città, la Rotonda di San Giorgio.

Questa chiesa romana risale all’inizio del XV secolo ed è costruita in mattoni rossi.

Questa è l’ultima cosa da vedere nell’itinerario del primo giorno; adesso cena libera nei locali moderni del centro e riposo prima della seconda e ultima giornata a Sofia.

SECONDO GIORNO: LA CHIESA DI BOJANA E I QUARTIERE MULTICULTURALI DEL CENTRO.

Il secondo giorno ci concentreremo su uno dei monumenti dichiarato patrimonio dell’Unesco in mattinata, la chiesa di Bojana mentre nella tarda mattinata e primo pomeriggio prima del rientro faremo una passeggiata nei quartiere multiculturali di Sofia

BOJANA

Sveglia discretamente presto e pronti a cercare un taxi per arrivare a questa splendida chiesa. Potevamo prendere l’autobus 64 o 107 ma i bassissimi costi dei taxi ci ha permesso di andare e farci venire a riprendere dall’autista ad un orario concordato senza perdere un minuto di tempo.

Dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1979, questa piccola cappella racchiude affreschi meravigliosi del XIII secolo che anticipano lo stile rinascimentale italiano.

L’accesso alla chiesa è permesso solo guidato, ed ha un tempo limitato di 10 minuti e non è possibile scattare foto.

La chiesa ha una forma semi-cilindrica su 2 livelli, con al piano superiore una cappella privata.

All’interno sono importanti gli affreschi del 1259 che rappresentano l’eccellente qualità artistica della Bulgaria medievale.

I pezzi più antichi degli affreschi son conservati nella parte inferiore dell’abside mentre sulle pareti troviamo circa 90 figure dipinte dal “maestro di Bojana” e dai suoi allievi.

E’ spettacolare come le tecniche pittoriche del rinascimento italiano siano anticipate già in quell’epoca dai pittori bulgari: rimarrai a bocca aperta dopo aver visto questi capolavori.

L’ANTICA SERDICA

Rientro in taxi veloce e direzione boulevard Maria Luiza dove troviamo gli scavi e il complesso archeologico dell’antica Serdica.

Scoperto durante i lavori di costruzione della metropolitana, è stato conservato in maniera tale da offrire al visitatore una passeggiata tra i resti in 8 strade divise tra sotterranee e al livello strada.

La stazione della metro di Serdika sorge vicino all’antica porta ovest della città ed emerse su un antico insediamento risalente all’età del bronzo.

Andando verso l’incrocio con via Alexander Dondukov è esposta la statua di Santa Sofia su una colonna in bronzo alta 24 metri, simbolo ed identità della città.

Inaugurata nel 2001, è rappresentata da una figura femminile con una corona d’alloro sul braccio destro e un gufo sul braccio sinistro.

Alle spalle della colonna si arriva all’entrata di Chiesa san Giuseppe, il più grande edificio di culto cattolico della città. Bello il campanile alto 33 metri con 4 campane.

LA MOSCHEA BANYA BASHI

Riprendendo boulevard Maria Luiza e superati gli scavi archeologici, troviamo la moschea di Banya Bashi (dei Molti Bagni), nome che deriva dalle terme che sono situate alle spalle dell’edificio.

Rispetto ai secoli precedenti dove i minareti erano molti, attualmente è l’unica moschea in città ed è la più bella della Bulgaria.

Costruita nel 1576, ha un diametro di 15 metri, mura in pietra e mattoni e un minareto in mattoni rossi che le dà una forma cubica.

L’interno è decorato con piastrelle di ceramica blu e turchese ed è abbellito con iscrizioni artistiche e citazioni del Corano.

Non è un’attrazione turistica ma i visitatori sono i benvenuti, con un ingresso libero.

MERCATO COPERTO

Di fronte alla moschea trovate il mercato coperto Hali, dove fare acquisti e osservare la vita quotidiana degli abitanti.

Costruita nel 1909 da un imprenditore ebreo, ha una stella di David scolpita sulla fontana centrale ed è composta da 3200 metri quadri di negozi.

Sopra l’ingresso c’è il simbolo della città e sul tetto svetta una torre con un orologio; al piano interrato sono visibili i resti dell’antica Serdica.

Girato l’angolo verso ulitsa Ekzarh Yozif si nota la mole della sinagoga di Sofia, la più grande dell’Europa Sud-orientale.

Inaugurata nel 1909 unisce elementi di stile moresco e bizantino e presenta influenze veneziane. La cupola centrale, alta 30 metri, è circondata da torrette decorate.

E’ possibile fare visite guidate dopo aver presentato i documenti ad un poliziotto all’ingresso ed esservi registrati.

Noi vi consigliamo di tralasciare la cosa e guardarla solo dall’esterno.

VITOSHA

A questo punto prima di partire verso l’aeroporto non ci resta che pranzare, fare una passeggiata e comprare gli ultimi souvenir in bulevard Vitosha, la strada commerciale pedonalizzata dove si affacciano i migliori negozi della città, un elevato numero di bar e ristoranti.

Qua non ci sono palazzi importanti, ma è un posto bellissimo dove far shopping e rilassarsi prima della partenza e dopo 2 giorni di frenetico via vai è fondamentale.

CONSIDERAZIONI

Sofia a noi è piaciuta molto, seppur sia ancora molto lontano dalle metropoli Europee….diciamo che 2 giorni sono sufficienti per vederla.

Potete collocarla in mezzo tra le città che conservano ancora profondamente le loro radici e le grandi città europee; si sta svegliando e i giovani sono pronti, seppur con mille difficoltà a far spiccare il volo a Sifa.

Ve la consiglio, dal punto di vista culturale per uscire dalle solite mete e dare un’occhiata ai primi territori che precedono la grande madre Russia.

Ecco tutte le foto della nostra visita  a Sofia

 

CALCOLI

Voli a/R                                              29 Euro

Albergo 1 notte in centro               45 Euro

Trasporti, Extra e Cibo                    50 Euro

 

Un bel weekend è possibile con 130/150 euro All Inclusive……..

A presto Povery……

 

 

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